Chi siamo

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Vintage di famiglia è nata nel 2012 dando forma alla curiosità di rovistare in vecchi armadi, nei mercatini, nei negozietti dell’usato dove anche il più piccolo accessorio acquista interesse, fascino e bellezza nel tempo. Credo che la moda delle generazioni più lontane sia in grado di dare spunti interessanti per reinventare il proprio look, si può mantenere un gusto del tutto personale e trovare ispirazione nel passato.

La mia passione per il vintage è nata tra le quattro mura domestiche, probabilmente quando da bambina indossavo di nascosto gli abiti di mia madre. Tiravo fuori dall’armadio vestiti in seta e gonne plissettate e azzardavo combinazioni con scarpe col tacco, collane, occhiali da sole e un po’ di rossetto. A dirla tutta spesso fumavo anche una matita corta e chiacchieravo guardandomi allo specchio.

A casa di mia nonna, invece, la macchina da cucire era sempre in funzione. In quella cameretta non mi era concesso molto, potevo sfogliare Burda, guardare i cartamodelli e tenere per me tutti i ritagli piccoli di stoffa. Assistevo alle prove delle varie creazioni con discussioni annesse (mia nonna era la sarta, mia madre la modella) ma soprattutto ero presente alla scelta della stoffa. Si andava da Franco M. un piccolo ometto napoletano, il rivenditore di fiducia di filati e tessuti, pronto a intuire al volo ogni richiesta possibile. Lì iniziava quella danza magica di bobine di seta, cady in lana, batista e taffetà che venivano srotolate davanti i miei occhi attenti e ammaliati.

Crescendo ho mantenuto l’amore per quei tessuti e per quei capi così morbidi e preziosi, mentre borse e tracolle hanno occupato pian piano un posto speciale. Oggi, non rinunciando affatto alle nuove tendenze, la cura che ho dei dettagli subisce sempre il richiamo al vintage. Al punto che dopo qualche anno dal mio arrivo a Roma, non ne ha risentito più soltanto il mio armadio: avevo iniziato a creare la mia piccola boutique itinerante dal gusto retrò.